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Secchezza oculare: come alleviare l’irritazione degli occhi

Occhi rossi e asciutti

Come alleviare la secchezza oculare 

Il modo migliore per curare gli occhi secchi è capire cosa li causa. Un film lacrimale sano è costituito da tre strati: acquoso, lipidico e mucoso. Un problema a uno di questi componenti può causare secchezza temporanea o cronica, chiamata anche malattia dell'occhio secco (DED).  

Per determinare quale parte delle lacrime sta causando problemi, un oculista dovrà eseguire un esame oculistico completo e una valutazione dell'occhio secco. In base a come appare la superficie di ogni occhio, oltre a questo test, l’oculista consiglierà le opzioni di cura migliori, come lacrime artificiali, altri tipi di colliri, trattamenti per le palpebre o vitamine e integratori specifici.  

Potrebbe anche suggerire diversi rimedi casalinghi. Alcuni casi di DED possono richiedere farmaci o interventi chirurgici. 

Cura dei sintomi 

Se i sintomi durano solo per un breve periodo, è possibile curarli comodamente da casa, mentre la secchezza frequente o cronica può richiedere un trattamento prescritto da un oculista. 

Lacrime, unguenti e colliri artificiali senza ricetta 

Esistono molti tipi di colliri lubrificanti (chiamati anche lacrime artificiali) che si possono acquistare e utilizzare senza prescrizione medica. Questi colliri possono trattare la secchezza lieve e temporanea. 

I colliri lubrificanti sono realizzati con elementi simili a quelli presenti nelle lacrime naturali. Una volta applicate, le gocce lavorano con il film lacrimale per fornire comfort, idratazione e protezione agli occhi. 

Alcuni colliri contengono conservanti che aiutano a prevenire la formazione di batteri e altri microrganismi dopo l'apertura. I conservanti di solito non sono dannosi per gli occhi se usati meno di quattro volte al giorno. 

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Tuttavia, gli oculisti consigliano spesso di utilizzare lacrime artificiali senza conservanti, per evitare potenziali irritazioni o allergie. La confezione deve specificare se il prodotto è privo di conservanti.   

È importante precisare che i colliri non sono una soluzione valida per tutti. Tipi diversi di colliri affrontano diverse fonti di secchezza, a seconda della parte di film lacrimale mancante. Alcune persone potrebbero aver bisogno di una miscela di due o più lacrime artificiali per trattare la DED. 

Se i colliri non sembrano funzionare, si può provare con gel o unguenti lubrificanti per gli occhi, che hanno una consistenza più densa delle lacrime artificiali e rimangono più a lungo negli occhi. 

Siccome sono più densi, unguenti o gel possono causare un temporaneo offuscamento della vista: per questo motivo, molte persone preferiscono applicarli prima di andare a dormire. 

Farmaci con prescrizione 

La DED grave o cronica può richiedere più di un collirio da banco. In questo caso, l’oculista può prescrivere colliri medicati per trattare la secchezza oculare. 

Restasis 

Restasis, disponibile anche genericamente come collirio a base di ciclosporina, non si limita a lubrificare la superficie degli occhi: include un agente che riduce l'infiammazione associata alla sindrome dell'occhio secco e aiuta il corpo a produrre lacrime più naturali. 

Ma è importante precisare che l'effetto terapeutico di Restasis non è immediato. È necessario utilizzare le gocce quotidianamente per almeno 90 giorni (circa tre mesi) per ottenere tutti i benefici di questa terapia. È stato dimostrato che Restasis aiuta l'occhio a produrre più lacrime e a guarire segni e sintomi dell'occhio secco per almeno due anni. 

La dose raccomandata è una goccia in ciascun occhio, due volte al giorno a distanza di 12 ore. Durante le prime settimane, è possibile che gli occhi brucino o appaiano arrossati. 

CEQUA 

CEQUA è un altro collirio antinfiammatorio simile a Restasis. Entrambi riducono l'infiammazione che porta ai sintomi dell'occhio secco e aiutano a produrre più lacrime in modo naturale. 

A differenza di Restasis, CEQUA contiene circa il doppio della dose di ciclosporina, in quanto utilizza un tipo di tecnologia che consente una maggiore concentrazione del medicinale nell'occhio. Anche le consistenze delle due soluzioni sono diverse. CEQUA è una soluzione a base acquosa, mentre Restasis ha una consistenza più oleosa. 

Per ottenere i migliori risultati, che potrebbero richiedere alcuni mesi, si raccomanda di applicare una goccia di collirio in ogni occhio due volte al giorno.  

Xidra 

Xiidra è un altro collirio con prescrizione che cura la secchezza oculare. Come Restasis, aiuta a ridurre l'infiammazione associata alla DED. 

Gli effetti collaterali più comuni comparsi negli studi, nel 5-25% dei partecipanti, sono irritazione degli occhi, gusto alterato e ridotta acuità visiva

Il dosaggio raccomandato per Xiidra, come Restasis, è una goccia in ogni occhio due volte al giorno. Idealmente, le gocce dovrebbero essere somministrate a circa 12 ore di distanza. 

NOV03 

NOV03 (100% perfluoroesilottano) è un nuovo collirio per la DED che agisce sui sintomi causati dalla disfunzione della ghiandola di Meibomio (MGD), affrontando l'eccessiva evaporazione delle lacrime per aiutare gli occhi a rimanere idratati. 

Le gocce sono realizzate con una formula non steroidea che non contiene acqua o conservanti. Questo collirio è disponibile per uso pubblico dal giugno 2023. 

Collirio steroideo 

L'infiammazione è stata riconosciuta come una causa significativa di DED: spesso provoca arrossamento e bruciore associati alla malattia dell'occhio secco. 

Le lacrime artificiali di solito non affrontano questi cambiamenti infiammatori. Il medico può raccomandare colliri steroidei per gestire meglio l'infiammazione sottostante associata alla secchezza oculare. 

I colliri steroidei come la sospensione oftalmica Loteprednolo 0,25% (Eysuvis) vengono utilizzati a breve termine per gestire rapidamente i sintomi, spesso in aggiunta a lacrime artificiali e Restasis o Xiidra. Questa combinazione di colliri a breve termine si unisce ad approcci terapeutici a lungo termine per la secchezza oculare. 

I colliri steroidei (soprattutto se usati per lunghi periodi) possono avere degli effetti collaterali: si raccomanda di consultare sempre un oculista prima di iniziare a utilizzarli. 

Lacrisert 

Lacrisert (Bausch + Lomb) è un lubrificante sterile a rilascio lento. Si posiziona sotto la palpebra inferiore, vicino al bulbo oculare. 

È un inserto solido composto da un agente lubrificante privo di conservanti che si scioglie lentamente nel tempo, mantenendo la zona idratata tutto il giorno. 

Lacrisert è raccomandato per i pazienti con sintomi DED da moderati a gravi, specialmente se le sole lacrime artificiali non funzionano. Si raccomanda di applicarlo una volta al giorno per un sollievo quotidiano. 

Tappi lacrimali 

Sia la palpebra superiore che quella inferiore contengono dei fori (le aperture dei condotti lacrimali) che consentono alle lacrime di defluire dall'occhio attraverso il dotto lacrimale nella parte posteriore del naso. I tappi lacrimali vengono inseriti nell'apertura dei fori per migliorare la qualità del film lacrimale. 

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Generalmente il tappo viene posizionato nel foro interiore, in quanto circa due terzi delle lacrime scorrono attraverso di esso. In questo modo, l'occhio riuscirà a trattenere più lacrime. 

I tappi lacrimali sono biocompatibili e hanno le dimensioni di un granello di sale. Possono essere inseriti nella palpebra in ambulatorio durante una valutazione. Il processo non è doloroso e in seguito non si riesce ad avvertire il tappo nella palpebra. 

Tyrvaya 

Tyrvaya è uno spray nasale che può aiutare a curare i sintomi della forma cronica, in quanto agisce attraverso le terminazioni nervose all'interno del naso per attivare la produzione del film lacrimale. 

In questo modo, il corpo dovrebbe riuscire a creare più lacrime naturali, affidandosi meno a quelle artificiali. Gli effetti indesiderati più comuni includono starnuti, tosse e irritazione di naso e gola. 

Per un risultato ottimale, si raccomanda di spruzzare il prodotto una volta in ogni narice due volte al giorno. Il farmaco dovrebbe toccare solo l'interno della narice e non essere inalato o spruzzato nel naso. 

Si consiglia di seguire le indicazioni di un oculista per capire quali colliri usare e quanto spesso usarli. L'utilizzo di una marca diversa o di più marche di lacrime artificiali renderà difficile valutare il successo del trattamento consigliato dal medico. 

Alimentazione 

Per curare l'occhio secco è importante non solo ciò che mettiamo negli occhi, ma anche ciò che introduciamo nel corpo, in quanto assumere determinate vitamine, integratori e alimenti può ridurre la secchezza oculare.  

Vitamine e integratori 

Per molto tempo gli acidi grassi omega-3 sono stati considerati il migliore integratore alimentare per ridurre o curare la secchezza oculare, in quanto di natura antinfiammatoria.  

Tuttavia, studi recenti hanno messo in discussione questa convinzione. Uno studio ha esaminato la secchezza oculare dei partecipanti che assumevano quotidianamente integratori di omega-3 rispetto ad altri che invece assumevano olio d'oliva. I risultati hanno mostrato che sia gli integratori di omega-3 che l'olio d'oliva hanno contribuito a ridurre la DED.  

Poiché l'olio d'oliva, pur non contenendo omega-3, riesce comunque a ridurre la sindrome, è stata contestata l'efficacia di questi acidi grassi, ma molti medici sostengono che la loro utilità vari di persona in persona e che comunque valga la pena fare un tentativo. Se si osserva un miglioramento dopo un mese, si consiglia di proseguire l'assunzione. Altrimenti, si può interrompere la cura.  

È importante notare che gli omega-3 non sono adatti a tutti. Ad esempio, le persone che assumono farmaci anticoagulanti dovrebbero evitarli a causa di un maggiore rischio di sanguinamento. Si raccomanda di consultare un medico prima di aggiungere nuovi farmaci o integratori.  

Altre vitamine e integratori che possono migliorare o curare la secchezza oculare includono: 

  • vitamina A: può aiutare a proteggere la cornea formando una barriera contro i batteri 

  • vitamina B12: può aiutare a riparare lo strato nervoso della cornea, riducendo il dolore e il bruciore agli occhi 

  • vitamina D: può ridurre l'infiammazione e migliorare la qualità delle lacrime  

Alimenti 

È stato dimostrato che i migliori alimenti per la cura della secchezza oculare sono quelli ricchi di acidi grassi omega-3 e delle vitamine sopra elencate. Fonti ricche di omega-3 e vitamine A, B12 e D includono:  

  • pesce grasso d'acqua fredda tra cui salmone, tonno, sardine, sgombro e aringa 

  • oli vegetali come olio di canola, olio di soia e olio di semi di lino 

  • alimenti fortificati, comprese alcune marche di latte artificiale, latte, yogurt, uova, succhi e bevande a base di soia 

  • semi e noci, semi di chia e semi di lino 

  • verdure a foglia verde come cavoli, broccoli e spinaci 

  • prodotti arancioni e gialli tra cui carote, zucca, melone, mango e patate dolci 

  • cibi rossi come pomodori e peperoni  

  • olio di fegato o fegato di merluzzo 

  • carne rossa 

  • pollame 

  • formaggio 

  • succo d'arancia fortificato con vitamina D 

  • cereali da colazione fortificati 

  • latticini e latte vegetale fortificati con vitamina D 

Il modo migliore per curare la secchezza oculare con la dieta è sostituire gli alimenti ricchi di zuccheri e industriali con gli alimenti più salutari sopra elencati, in quanto gli alimenti zuccherati e industriali tendono ad aumentare l'infiammazione che contribuisce alla secchezza oculare.  

Impacchi caldi

La secchezza può verificarsi quando le ghiandole palpebrali, chiamate ghiandole di Meibomio, che rilasciano il film lacrimale a base di olio, diventano stagnanti. In questo contesto, degli impacchi caldi potrebbero essere una buona soluzione. Il calore e l'umidità dell'impacco possono aiutare a sciogliere l'olio ostruito o stagnante dalle ghiandole, stimolando anche la produzione di meibum, che può lenire gli occhi irritati.  

Per far questo, inumidisci un panno pulito con acqua molto calda (non bollente). Strizza l'acqua in eccesso, quindi appoggia delicatamente la salvietta contro le palpebre chiuse.  

È importante che le palpebre rimangano al caldo per almeno 5-10 minuti. Gli impacchi non rimangono caldi così a lungo, quindi è necessario riscaldarli ogni due minuti circa.  

Le opzioni disponibili in negozio, come Brudermask e Thermalon Dry Eye Compresses, rimangono calde più a lungo. Il modo migliore per preparare impacchi caldi a casa è con il "metodo del fascio di asciugamani".  

Alcune cose da considerare quando si utilizza un impacco caldo sugli occhi: 

  • utilizza impacchi tiepidi, non caldi. Il calore eccessivo può scottare o bruciare la pelle delicata delle palpebre. 

  • usa un panno nuovo e pulito ogni volta che fai un impacco caldo, per evitare la diffusione di batteri e potenziali infezioni. 

  • potrebbe essere necessario applicare ogni giorno degli impacchi caldi per il trattamento della forma cronica. Tuttavia, un uso eccessivo può causare irritazione, soprattutto con i panni bagnati. Si raccomanda di consultare un medico per capire quanto e quanto spesso usare gli impacchi caldi. 

Massaggi 

Un massaggio alle palpebre può aiutare a smuovere l'olio sciolto con l'impacco e incentivare la produzione di nuovo olio. Tuttavia, si raccomanda di massaggiare con delicatezza, soprattutto dopo un impacco caldo: le cornee sono ancora più suscettibili alla distorsione quando sono calde.  

Dopo aver lavato le mani con acqua e sapone, usa le dita per massaggiare dolcemente le palpebre superiori e inferiori, verso il basso sulla palpebra superiore e verso l'alto su quella inferiore. Parti dall'angolo interno dell'occhio e spostati verso l'esterno, verso l'orecchio.  

Si raccomanda di massaggiare ogni palpebra per circa 30 secondi tenendo gli occhi chiusi, 5-10 volte per occhio. 

Riscaldamento delle palpebre e massaggi 

Sono disponibili vari trattamenti per alleviare la secchezza oculare causata dalla disfunzione della ghiandola di Meibomio. Alcuni di questi vengono eseguiti con sistemi di pulsazione termica, che combinano i benefici degli impacchi caldi e della spremitura della ghiandola di Meibomio, altri si basano sulla terapia del calore e su massaggi della palpebra eseguiti da un medico.  

Le opzioni disponibili hanno nomi diversi a seconda del produttore. LipiFlow è sviluppato da Johnson & Johnson, iLux da Alcon, TearCare da Sight Sciences e MiBo Thermoflo da MiBo Medical Group. Tuttavia, il trattamento è generalmente lo stesso. 

Un dispositivo si adatta alle palpebre e applica un calore controllato sulle palpebre, che ammorbidisce il meibum indurito intrappolato nelle ghiandole di Meibomio. Allo stesso tempo, il sistema di pulsazione (o l'oculista) applica una pressione sulle palpebre, per aprire e spremere le ghiandole ostruite, ripristinando l'equilibrio degli oli nel film lacrimale.  

Mentre la durata di ogni opzione può variare, LipiFlow e iLux richiedono circa 12 minuti per occhio. I pazienti spesso notano un miglioramento dei sintomi entro due settimane, ma possono essere necessari alcuni mesi prima che i miglioramenti diventino evidenti. È stato dimostrato che i risultati delle procedure LipiFlow e iLux durano da tre mesi a un anno o più.  

I potenziali effetti collaterali del trattamento con LipiFlow includono abrasione corneale, dolore oculare, palpebre gonfie, irritate o infiammate, calazi, visione offuscata transitoria, prurito e occhi arrossati. Il giorno successivo al trattamento si può avvertire secchezza agli occhi. LipiFlow rimuove l'olio dalla ghiandola di Meibomio, quindi lo strato oleoso del film lacrimale ha bisogno di tempo per ripristinarsi.  

LipiFlow e iLux di solito non sono coperti dall'assicurazione sanitaria e i costi possono variare.  

Cambiamenti dello stile di vita 

Molte abitudini quotidiane possono causare inconsapevolmente secchezza oculare: modificarle può aiutare a ridurre o eliminare i sintomi.  Alcuni esempi includono: 

  • fumare o stare in ambienti con fumo 

  • vivere in un clima estremamente freddo, secco o ventoso 

  • trascorrere lunghi periodi di tempo fissando uno schermo 

  • essere disidratati 

  • assumere determinati farmaci 

  • non dormire abbastanza (da 7 a 8 ore) 

Nonostante alcuni fattori siano fuori dal nostro controllo, apportare piccoli cambiamenti dove possibile può ridurre la sensazione di avere gli occhi asciutti.  

VEDI CORRELATI: Come trovare il collirio più adatto 

Trattamento delle cause alla base 

Oltre alle abitudini di ogni giorno, potrebbero esserci diverse cause alla base della secchezza oculare, dall'uso delle lenti a contatto a determinate patologie mediche o farmaci.  

È anche possibile che altri problemi causino secchezza. In questo caso, un esame della vista può portare a identificare il trattamento più adeguato. 

Lenti a contatto

 Indossare le lenti a contatto non causa DED, ma può peggiorarla. Circa la metà dei portatori di lenti a contatto lamenta secchezza oculare e disagio a fine giornata, mentre dal 25% al 30% delle persone smette di usarle proprio a causa della secchezza.  

Gli esperti ritengono che l'irritazione sia dovuta a un film lacrimale debole o sottile: quando aggiungiamo anche le lenti a contatto, il problema si accentua e crea disagio.  

I colliri lubrificanti possono lenire l'irritazione derivante dalle lenti a contatto, per questo non è consigliabile utilizzarli in questo contesto. Tuttavia, ci sono alcune formule, come Refresh Relieva for Contacts e Blink Contacts, che sono sicure da usare con le lenti.  

Esistono anche lenti a contatto specifiche per gli occhi secchi che possono ridurre la secchezza e l'irritazione. Le lenti a contatto sclerali, più grandi di quelle normali, poggiano sulle parti bianche dell'occhio e sono più comode, specialmente per chi soffre di una forma grave di questo disagio. 

Patologie mediche 

Le patologie che possono causare infiammazione e portare alla DED più comuni includono: 

Si raccomanda di consultare sempre un medico per capire come curare l'occhio secco. Altri cambiamenti biologici che possono causare DED includono l'invecchiamento, la gravidanza e la menopausa.  

Farmaci 

L’irritazione degli occhi può essere causata anche dall'assunzione di medicinali specifici, come:  

  • antistaminici e decongestionanti (antazolina, bromfeniramina, carbinoxamina, pirilamina) 

  • beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo, metoprololo) 

  • antidolorifici (morfina) 

  • antidepressivi (amitriptilina, desipramina, imipramina, protriptilina, nortriptilina) 

  • farmaci antinausea (trifluoperazina, tietilperazina, tetraidrocannabinolo, scopolamina) 

  • farmaci gastrointestinali (GI) (atropina, metscopolamina) 

  • farmaci antipsicotici (acetofenazina, carfenazina, clorpromazina, flufenazina, metotrimeprazina, mesoridazina) 

  • farmaci per il morbo di Parkinson (Etopropazina) 

  • farmaci per l'acne (Accutane) 

  • trattamenti ormonali (pillola anticoncezionale, terapia ormonale sostitutiva, fertilità medica (IVF)) 

  • farmaci chemioterapici 

Se si nota che l’occhio secco peggiora dall'inizio di un particolare medicinale, si raccomanda di consultare un medico, che suggerirà un'alternativa efficace che non causi secchezza oculare. 

Schermi 

Trascorrere tanto tempo davanti a uno schermo, che sia uno smartphone, un tablet o un computer, può seccare, irritare e affaticare gli occhi: si tratta dell’affaticamento visivo digitale o sindrome da visione artificiale. 

Il motivo principale per cui gli schermi portano alla DED è che ci portano a sbattere le palpebre meno frequentemente. Sbattere le palpebre permette di diffondere il film lacrimale sulla superficie degli occhi e mantenerli idratati. 

Senza computer, le persone le sbattono in media 18,4 volte al minuto. Davanti a uno schermo digitale, il numero scende a 3,6: non abbastanza per mantenere gli occhi puliti e idratati. 

Davanti agli schermi è importante sbattere le palpebre frequentemente e fare pause regolari, utilizzando la "regola 20-20-20": fare una pausa ogni 20 minuti, concentrandosi su un oggetto ad almeno 20 metri di distanza per minimo 20 secondi. Per consentire loro di riposare, possiamo anche chiudere gli occhi qualche secondo. 

Rivolgersi a un oculista 

Anche dei problemi all'occhio possono causare secchezza oculare. Esami oculistici regolari possono aiutare l’oculista a rilevare, trattare e gestire le patologie e curare questa sindrome. 

Tre patologie oculari comuni che possono causare secchezza oculare includono la disfunzione della ghiandola di Meibomio, la blefarite e il lagoftalmo. 

Disfunzione della ghiandola di Meibomio 

Le ghiandole di Meibomio sono piccole ghiandole nelle palpebre che producono la componente oleosa del film lacrimale. Quando queste si ostruiscono o si infiammano, si riduce la quantità di olio (chiamato meibum) nelle lacrime. Si tratta di una patologia comune chiamata disfunzione della ghiandola di Meibomio (MGD). 

Lo strato di olio nelle lacrime impedisce allo strato di acqua di evaporare e trattenere l'umidità. Quando il primo manca, lo strato acquoso evapora, lasciando gli occhi asciutti. 

La cura della MGD può consistere in rimedi casalinghi come impacchi caldi e massaggi delle palpebre, o terapie in studio con macchine che aiutano la ghiandola di Meibomio. Se pensi di avere la MGD, è buona prassi consultare sempre un oculista. 

Blefarite 

La blefarite è una patologia che colpisce le palpebre, facendole diventare gonfie, pruriginose e arrossate. Si verifica spesso a causa di un eccesso di batteri o quando le ghiandole sebacee si irritano. 

La secchezza oculare è una complicazione della blefarite che si verifica quando l'olio e/o altri residui si accumulano nel film lacrimale.  

La blefarite è spesso curabile pulendo frequentemente le palpebre. Alcuni studi suggeriscono anche l'uso di olio dell'albero del tè o dell’acido ipocloroso per aiutare ad alleviare i sintomi. Lotilaner soluzione oftalmica, 0,25% è un collirio che ha dimostrato negli studi clinici di trattare con successo la blefarite causata da acari Demodex e potrebbe essere disponibile su prescrizione medica nel 2023. 

Anche colliri e antibiotici da banco possono essere utili quando si ha a che fare con la blefarite. Potrebbe essere necessario anche curare le patologie sottostanti, come la rosacea o la forfora. 

Lagoftalmo e ptosi palpebrale 

Il lagoftalmo è una patologia per la quale una persona non riesce a chiudere completamente le palpebre, quando si sbattono o durante il sonno (lagoftalmo notturno). 

La ptosi palpebrale è causata da un rammollimento delle palpebre che le fa aprire durante il sonno. Questa esposizione secca gli occhi e rischia di farli sfregare contro il cuscino. 

Come accennato in precedenza, sbattere le palpebre è importante per mantenere gli occhi sani e un film lacrimale adeguato. Quando gli occhi non possono chiudersi completamente o si aprono durante il sonno, il film lacrimale diventa instabile ed evapora più velocemente. 

Se non trattata, può causare seri problemi alla cornea, come cheratopatia, ulcere corneali e protrusione corneale. Il trattamento per il lagoftalmo può includere lacrime artificiali, unguenti o gel per gli occhi, nastro adesivo sulle palpebre durante la notte e mascherine per mantenere l’umidità. Per i casi più gravi, sono disponibili anche diverse opzioni chirurgiche. 

Prima di provare qualsiasi trattamento per l'occhio secco, si raccomanda di contattare un oculista, che valuterà i sintomi e suggerirà la terapia migliore per la secchezza oculare. 

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